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DAI UN VOTOUn Bordeaux che vira verso la Borgogna,per eleganza,mineralita' e profondità. Un fuoriclasse assoluto,da bere o invecchiare per decenni, in abbinamento a grandi piatti di cacciagione
Una bottiglia molto grande, un vino magnifico che continua ad evolversi dopo l'apertura. Virile all'apertura, dopo qualche ora mette in evidenza la sua lunghezza e profondità di sapore e di struttura
Confinante con la tenuta Mouton-Rothschild, lo Château Pontet-Canet sorge su un territorio magnifico che ha largamente contribuito alla sua fama. La cosa che colpisce di più di questa tenuta, oltre alla fulminante ascesa, è la scelta di convertirsi alla biodinamica, abbastanza rischiosa in una regione in cui la cosiddetta “eco-viticoltura” non è ancora molto diffusa. Nel giro di 10 anni, grazie all'impegno del proprietario, André Tesseron, e del direttore, Jean-Michel Comme, il marchio Pontet-Canet è diventato uno dei più ricercati del Médoc. Un modello di successo da prendere come esempio.
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