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DAI UN VOTOIl produttore diceva che questo Pomerol si può bere anche giovane, secondo me invece non è molto pronto, anche se ha la stoffa per maturare bene. More di rovo non ancora mature e quindi un po’ aspre, legno evidente e tannino che lascia strascichi molto amari
Vino tendente al granato, abbastanza consistente e strutturato, complesso al naso, note di frutta rossa molto matura e succosa, accenno di peperone insieme a pepe bianco, anice, gesso e grafite.
Pomerol. Un vino che trasmette rispetto e timore. Invece si presenta così intenso, elegante e piacevolmente persistente. Un caldo abbraccio di sottobosco ed i suoi frutti. Sul finale inebrianti aromi di torrefazione. Accompagnato da un risotto ai porcini, serata indimenticabile.
La complessità dei vini della Château Mazeyres si deve alle dimensioni del vigneto (22 ettari) e alla presenza di suoli molto variegati: le ghiaie argillose conferiscono persistenza ed eleganza; le sabbie argillose, volume e aromi fruttati; le argille, la struttura. La storia dello Château Mazeyres è tuttora poco conosciuta, ma la sua inclusione nel tessuto urbano ne attesta le origini molto antiche. Nel 1988 fu acquistato dalla Cassa pensioni della Société Générale e dal 1992 è stato oggetto di una profonda opera di rinnovamento che ha portato a un significativo miglioramento della qualità dei vini, evento raro nella storia di un Cru.
Il produttore diceva che questo Pomerol si può bere anche giovane, secondo me invece non è molto pronto, anche se ha la stoffa per maturare bene. More di rovo non ancora mature e quindi un po’ aspre, legno evidente e tannino che lascia strascichi molto amarialtri commenti