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DAI UN VOTOColore brillante, naso intenso, elegante ed armonico, in bocca questo Chambolle-Musigny, a quasi 10 anni dalla vendemmia è ancora fresco, una grande emozione poter fare questo assaggio così.
Beh.. La Borgogna è sempre la Borgogna in quanto a raffinatezza dei propri rossi, e quando la Aoc è quella di Chambolle queste qualità vengono fuori al meglio.
Pinot noir in purezza. Maison Louis Jadot non delude. Colore rosso intenso, naso fruttato, gusto fresco ma importante, povero di tannino, grande beva.
Naso non troppo intenso ma complesso: cacao amaro, nocciola. Si evolve continuamente nel bicchiere, ha bisogno di molta aria per dare il meglio. Palato scorrevole, di frutti rossi. Finale deludente in termini di persistenza. Mi aspettavo di meglio.
Questo è il tipo di vino che permette di dire che c'è magia in certe bottiglie. Grazie Louis Jadot, grazie per questa lezione di savoir-faire
Deluso! Avendo una passione per Chambolle Musigny, avevo scelto questa bottiglia per condividerla con gli amici. Non ho trovato l'eleganza e la finezza che apprezzo in Chambolle e ho trovato il finale un po' piatto.
Bottiglia aperta per Capodanno. Il colore è abbastanza forte, ma il naso è assente, la bocca è piuttosto ferma, davvero ordinaria. Insomma, nessuna emozione, anche se avevo avvertito i miei ospiti che ci aspettava una bella sorpresa. Un vero e proprio flop! Molto deluso (e offeso), per un vino così costoso...
Un must per i Borgogna rossi più "femminili". È delizioso e ha note di frutta rossa molto delicate. Si abbina a tutti i piatti di carne, alla selvaggina e anche ai formaggi stagionati.
Un grande vino! Equilibrato, setoso e di grande finezza! Questo pinot nero è godibile dall'inizio alla fine. Pronto per essere gustato ora, anche se durerà ancora qualche anno senza problemi.
Pierre-Henri Gagey e Jacques Lardière, dirigenti della Maison Louis Jadot, sono di un'efficacia notevole. L’azienda è certamente una delle più regolari in Borgogna da tre decenni. Dalla sua creazione, la Maison Louis Jadot si sviluppa armoniosamente su tutte le denominazioni in Borgogna, dai grand cru alle denominazioni regionali. L’azienda prova – attraverso i suoi vini – ad esprimere una Borgogna vera, rivolta verso il futuro ma fiera delle sue origini. Sfruttando più di 150 ettari sulle migliori terre del Beaujolais, della Côte d'Or e del Maconnais, la casa ha acquisito quest’anno la nota produzione Ferret a Pouilly-Fuissé.
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