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DAI UN VOTOQuando senti Sauvignon Blanc subito ti vengono in mente i meravigliosi vini di Sancerre o Pouilly Fumè, o i complessi e "ciccioni" vini della Nuova Zelanda, per non dimenticare i freschi e vegetali vini Altoatesini e Friulani. E poi ci sono i Sauvignon blanc de Bordeaux. Una bella scoperta.
Un bel Sauvignon blanc. Limone, pesca acerba, ananas e note affumicate. Corpo medio con acidità molto buona e finale piacevole. Sarà più complicato tra 2-3 anni.
Un ottimo Pessac Leognan bianco, molto buono come aperitivo. Queste note affumicate e fruttate sono molto piacevoli in bocca. Ha una bella rotondità. Buona qualità
Un vino con un naso espressivo e una leggera grassezza, molto piacevole! Questo sauvignon è ben bilanciato: la nota agrumata rimane leggera, permettendogli di essere apprezzato in particolare con i formaggi.
Un Pessac Léognan bianco molto piacevole con frutti di mare e una notevole nota di Sauvignon, mentre offre un sottile equilibrio e grassezza con aromi di agrumi e frutta estiva e un leggero finale affumicato. Da provare senza riserve.
Consiglio vivamente questo vino, elegante e complesso, con una consistenza setosa che avvolge il palato. È un'ottima scelta per accompagnare un'ampia varietà di piatti, ma anche e soprattutto i dessert!
Un bel Pessac-Léognan in cui il Sauvignon è discreto, con un leggero frutto di pesca bianca e una nota amara di pompelmo: Il prezzo molto ragionevole completa il piacere.
La storia della tenuta Domaine de Pessac-Léognan risale molto indietro nel tempo. Tutto ha inizio nel 1520 con Jean de Amelin, ricco proprietario terriero di Sarlat che, giunto a Bordeaux per affari, decide di investire nel vigneto. Sarà poi la famiglia de Pesnel a fare entrare la tenuta nell’ambito della vicina Signoria de la Brède, dove nel 1689 nacque Montesquieu. L'autore di Lettere Persiane era particolarmente orgoglioso delle sue vigne e giudicava il suo vino più degno di interesse dello Spirito delle leggi. Nel XX secolo la tenuta viene gestita da persone senza alcuna passione per il vino. Così, nel 1973, André Lurton, nipote di viticoltori di Entre-Deux-Mers, innamorato di questa regione delle Graves e figura chiave di Bordeaux, acquista la tenuta e la ricostruisce piantando Cabernet Sauvignon, Merlot e Sauvignon per produrre vini rossi e bianchi molto seducenti ed equilibrati, la cui eccellente qualità conferma la reputazione di cui la tenuta godeva in passato.
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Quando senti Sauvignon Blanc subito ti vengono in mente i meravigliosi vini di Sancerre o Pouilly Fumè, o i complessi e "ciccioni" vini della Nuova Zelanda, per non dimenticare i freschi e vegetali vini Altoatesini e Friulani. E poi ci sono i Sauvignon blanc de Bordeaux. Una bella scoperta.altri commenti