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DAI UN VOTOVino da dimenticare in cantina per future emozioni, ora di un colore rubino intenso, con sensazione erbacea, speziato e note balsamiche. Avvolgente e persistente. Tannini presenti e acidità controllata preannunciano ottime prospettive.
Come sempre lo Chateau si conferma come uno dei migliori vini dell'Haut-Médoc.Il Millesimo è frutto dell'assemblaggio di 66% Merlot, 30% Cabernet Sauvignon e 4% Cabernet Franc.
Bellissimo naso ed equilibrato al palato. Finale lungo. Se gli si concede qualche anno in più in cantina, credo che sarà ancora più performante delle annate 15 e 16.
Credo che sia il vino più potente che abbia mai bevuto! Sono gli aromi legnosi a renderlo ancora più virile? Non è il mio stile di vino, ma sono stato bluffato lo stesso.
Una delle perle dell'Haut Médoc e non la meno importante. Può essere gustato subito o aspettare in cantina. Una bella struttura, aromi di frutti neri, i tannini sono presenti ma l'insieme è armonioso. Sempre un piacere da bere da solo o con un buon piatto locale.
La nota si sente se bevuta oggi come abbiamo fatto per testare una bottiglia! È già ben equilibrato, con la personalità di un grande cabernet a un valore imbattibile. Ma sicuramente beneficerà di qualche altro anno di riposo.
Il terreno ghiaioso dello Château Sociando-Mallet è lo stesso degli Château Montrose e Latour, quindi non rientra fra i Cru Classé, ma il livello dei suoi vini non è senz’altro da meno. Gran parte del merito va al talento di Jean Gautreau, artigiano infaticabile impegnato sul fronte del rinnovamento dei Cru. Figura centrale del panorama enologico del Médoc, ha rilevato l’azienda nel 1969 seguendo una intuizione e negli anni ha saputo valorizzare al meglio questo territorio eccezionale. Oggi l'azienda si estende su una superficie di 95 ettari e produce dei vini rossi nervosi e intensi, con note boisé ben integrate e con un potenziale di invecchiamento straordinario. Un'unica annata potrebbe deliziare il palato di un’intera generazione, se non addirittura due.
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