Il vigneto di questa vastissima AOC copre 7 dipartimenti dipartimenti su entrambi gli argini del fiume, tra Vienne e Avignone. Usato come nome generico per indicare la valle del Rodano, presenta numerose AOC locali, tra cui quelle di origine settentrionale (nord) e meridionale (sud) da cui proviene la maggior parte della produzione. I vini rossi sono la maggioranza. Una grande diversità di climi e terreni è possibile, tanto più che la denominazione permette di coltivare 21 diversi vitigni. Per motivi di omogeneità, i viticoltori hanno imposto delle regole sui loro assemblaggi, con una quota minima di Grenache nero per i vini rossi e rosati, e Grenache Blanc, Clairette, Marsanne, Roussane, Bourboulenc e Viognier per i bianchi. Vini molto variati, maturati in barrique, spesso a prezzi accessibili. Le grandi Maison propongono eccellenti cru: gli imprescindibili E. Guigal, Michel Chapoutier, il Domaine de la Janasse, il Domaine Fond Croze, la Maison Delas. Quello che hanno in comune: il loro equilibrio e la loro bella struttura che, senza esagerare, li rendono ottimi vini inebrianti e profumati. Scoprite i migliori vini della denominazione Côtes du Rhône!
Dalla lontana descendenza, i vitigni della vasta AOC che seguono i meandri del Rodano danno vita a vini dal profilo variegato, vini riconosciuti in tutto il mondo.
©Bernard Favre
Le prime tracce della vite nella Valle del Rodano risalgono a 2 secoli avanti Cristo!
A quel tempo i Romani colonizzarono la regione e ne scoprirono il potenziale viticolo. Fondarono numerose città, piantarono viti, svilupparono i vigneti e costruirono persino il più grande centro di vinificazione conosciuto nell'antichità!
Nel Medioevo furono i Papi, allora in esilio ad Avignone, che fecerono rinascere la viticoltura nella regione, contribuendo all'aumento della qualità e della reputazione dei vini prodotti. Da allora, i Papi sono tornati a Roma, ma i Côtes du Rhône continuano ad addobbare le più grandi tavole del mondo, e ad accompagnare tutte le occasioni di consumo, da un pasto festivo a una partita di calcio tra amici.
©Christophe Grilhé
I Côtes-du-Rhône devono ovviamente questo successo ad un mosaico di terroir particolarmente ricchi, che beneficiano di condizioni climatiche ideali.
Il vento Maestro, ne è un esempio, scacciando le nuvole e soffiando sulle viti, le asciuga e le pulisce naturalmente, limitando così l'intervento umano. È una benedizione per chi sa come domarlo, così come una grande esposizione al sole che garantisce la maturazione dell'uva.
Lungo i 200 chilometri della denominazione si trovano tutti i tipi di terroir, permettendo la produzione di vini con profili diversi, rossi, bianchi e rosati, che fanno dei Côtes du Rhône dei vini di qualità assicurata in termini di abbinamento cibo/vino.
©Christophe Grilhé
Questa predisposizione naturale non porterebbe alcun frutto senza l'impegno dei viticoltori e delle cantine che continuano a valorizzare questo bellissimo patrimonio. Il loro know-how è unanimemente riconosciuto e continua ad ispirare generazioni di professionisti in tutto il mondo.
L'assemblaggio dei vitigni in particolare è una specialità locale che permette agli enologi di esprimersi con una gamma di aromi incredibilmente ricca.
E si capisce il perché! Nella denominazione vengono coltivate complessivamente 21 varietà di uva, tra cui Syrah, Viognier, Marsanne e Roussanne, tutte originarie della regione.
Questi blend hanno ispirato molti vigneti del mondo moderno, dove l'espressione "Rhône Blend" è usata per designare i vini di ispirazione “rodaniana”. Un bellissimo tributo!
Se si vuole seguire la strada del vino della denominazione, si dovrà seguire il Rodano per collegare i 171 comuni di produzione che compongono l'AOC.
Vero e proprio collegamento tra i diversi terroir della valle, il fiume ha modellato nei millenni il rilievo della Côtes du Rhône e ha depositato le sue acque alluvionali per oltre 200 chilometri da Vienne ad Avignone, rivelando paesaggi che invitano al viaggio e alla contemplazione
Un lungo e bellissimo viaggio alla scoperta dei vini e della loro storia! Per un assaggio di ciò che vi aspetta, Vinatis vi offre una vasta gamma di vini sia di piccoli produttori che dei vigneti più famosi.
La denominazione Côtes du Rhône autorizza in teoria 21 vitigni diversi, ma i vignaioli, per garantire una certa omogeneità, si sono dati alcune direttive. I vini rossi e i vini rosé devono provenire per il 40% da Grenache nero (fatta eccezione per i vini prodotti al nord del territorio che sono a base Syrah). Per i vini bianchi, l'80% del vino proviene di norma da Grenache Blanc, Clairette, Marsanne, Roussanne, Bourbolenc e Viognier. Quello che tutti i Côtes du Rhône hanno in comune è sicuramente il grande equilibrio. Sono vini profumati e fruttati. Grandi Maison propongono eccellenti cru: l'imprescindibile E. Guigal, Michel Chapoutier, il Domaine de la Janasse, il Domaine Fond Croze, la Maison Delas.
Vini rossi: Data la diversità dei terreni, dei climi e dei vitigni, si possono trovare vini leggeri e fruttati con un attacco nervoso, così come vini più tannici e strutturati, provenienti quest’ultimi da vigneti più caldi e soleggiati.
Vini rosati: Molto influenzati dal Cinsault, un vitigno a bacca nera ma a polpa bianca, sono fruttati e sono bevuti giovani.
Vini bianchi: Più rari, i Côtes du Rhône bianchi sono freschi e aromatici grazie agli assemblaggi. Come i rosé, da bere entro 3 ann.
Vini rossi: Carni rosse alla griglia o in salsa, fondue bourguignonne, pot-au-feu, stufati, frattaglie, agnello. Carni bianche come carne di vitello, pollame. I Côtes du Rhône meridionali (Sud) sposeranno piatti più speziati come la paella, il couscous, il chili con carne, il tagine.
Vini rosati: Come per i vini rossi, i rosé della Côtes du Rhône sono perfetti per l'aperitivo e per gli antipasti caldi come le quiche e la pizza.
Vini bianchi:Carni bianche o pesce, crostacei. Asparagi. Cucina giapponese, cinese, vietnamita che mescola dolce e salato. Formaggio di capra.
Immagine: Vigneto di Côte Rotie
I vigneti della vastissima AOC Côte du Rhône (o più di 40.000 ettari) coprono o confinano con sette dipartimenti su entrambe le rive del fiume, tra Vienne e Avignone.
Le condizioni climatiche e la natura dei terreni hanno condizionato l'impianto dei vitigni: Marsanne conferisce ai bianchi il loro carattere di vini secchi e nervosi, mentre il profumo e il calore sono portati da Roussanne, anche se è un po' troppo veloce da ossidare... Oltre a questi due vitigni, Clairette, Bourboulenc, Grenache, Viognier, Ugni, Piquepoul... sono utilizzati nei numerosi e variati assemblaggi che permettono di raggiungere l'equilibrio e l'armonia nel vino.
Su proposta dei viticoltori, nel 1996 è stato recentemente adottato un nuovo decreto della denominazione per rivendicare e rafforzare la tipicità dei vini della Côtes du Rhône.
Per i vini rossi, il Grenache deve rappresentare almeno il 40% del vitigno (ad eccezione dei vini prodotti nella parte settentrionale della denominazione a base di Syrah).
Per i vini bianchi, l'80% dei vitigni deve essere costituito da Grenache bianco, Clairette, Marsanne, Roussanne, Bourboulenc e Viognier.
Per quanto riguarda la denominazione Côtes du Rhône Villages, è stata ufficialmente istituita nel 1967 e oggi copre 95 comuni della zona del Rodano. Anche se i terreni sono gli stessi dell' AOC Côtes-du-Rhône, i criteri sono diversi: solo i vini soggetti a vincoli di produzione (resa), di vinificazione (titolazione alcolica) o di delimitazione dei terroir possono rivendicare la menzione "villages". Per la maggior parte, le AOC Côtes-du-rhône Village sono vini rossi. Sono vini tannici che hanno un ottimo potenziale di invecchiamento.
Questo vasto vigneto in piena rinascita presenta due facce: Nord e Sud. Il punto comune di tutti questi Côtes du Rhône è senza dubbio il loro equilibrio, che li rende vini inebrianti senza eccessi, fragranti e fruttati.
Il Côtes du Rhône rosso primeur è un piacevole vinello che riscuote il successo ogni fine anno. I Côtes du Rhône hanno tutti un'identità molto marcata. La loro qualità espressiva li fa arrivare al top. L'antichità della loro notorietà, la molteplicità del loro fascino li rendono vini leggendari.
Per i Côtes du Rhône bianchi, degustateli con salumi, pesce, crostacei o anche un piatto di maiale, asparagi o formaggio di capra...
Servire a circa 8-10°.
Per quanto riguarda i Côtes du Rhône rossi, si abbinano bene con carne rossa alla griglia o carne in salsa, una fondue bourguignonne, un pot au feu, agnello, carne bianca o couscous...
Temperatura di servizio di 15°.
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