Con l'arrivo del bel tempo, i vini rosati stanno tornando sulle nostre tavole e nei nostri cestini da picnic. Le nostre abitudini di consumo rivelano un nuovo rapporto con il vino... È proprio bello vedere la vita rosa!
Un successo impossibile da smentire, le cifre parlano da sole: nel 2016 la Francia è stata la prima produttrice e consumatrice di vino rosato al mondo. I consumi si sono addirittura triplicati negli ultimi 25 anni. Lo conferma uno studio del Conseil Interprofessionnel des Vins de Provence (CIVP/Wine Intelligence France 2016). Con 8,1 milioni di ettolitri, pari al 36% dei consumi mondiali, si tratta di una media di 20 bottiglie di vino rosato per ogni cittadino francese all'anno. Ma questa mania va anche oltre i confini francesi! L'esportazione dei vini di Provenza è aumentata del 287%, ovvero 8 milioni di bottiglie nel 2005 contro i 31 milioni del 2015! Le principali destinazioni sono gli Stati Uniti con il 36,5% delle esportazioni totali, seguiti da Belgio e Regno Unito.
La Francia si propone di rimanere la principale esportatrice di vino rosato all'estero. La regione della Provenza è in testa, seguita dall'Italia (23%), dalla Spagna (16%) e dagli Stati Uniti (14%). Anche se non tutti i terroir sono adatti alla produzione di vini rosati, la qualità è in costante miglioramento. Il mercato deve affrontare la concorrenza concentrandosi sulla produzione di alta gamma.
Vini rosati di alta gamma
Sono vini davvero eccezionali che hanno conferito al rosato un tocco di grande nobiltà. Il più delle volte provengono da vecchie viti e la loro produzione è oggetto di una cura e un'attenzione particolari. Le uve vengono raccolte esclusivamente a mano, in piccole casse per evitare l'ossidazione. Questi rosati di alta classe, prodotti in quantità limitata, hanno prezzi all'altezza della loro reputazione, che confermano il loro carattere unico.
Alcune annate vengono inoltre lavorate, a livello tecnologico, come i più grandi nettari bordolesi. Si gioca con le temperature e la qualità della vendemmia, con la maturazione degli acini e la macerazione dei mosti, si pratica la cernita delle parcelle o la cernita ottica per separare le uve buone da quelle cattive.
Insomma, si fa del proprio meglio perché la produzione sia ottima, al fine di mantenere alte le probabilità di riuscita! Ciò che accomuna un gran numero di viticoltori risiede nel voler puntare sulla qualità, costi quel che costi. Tuttavia, i metodi di produzione e le tecniche di maturazione sono differenti, da qui che i vini prodotti presentano personalità e usi diversi. Pertanto, a seconda del gusto di ciascuno e della stagione dell'anno, si possono apprezzare vini rosati di alta gamma, vini rosati da degustare in inverno o a bordo piscina.
Vini rosati da bordo piscina
Sono vini fruttati, leggeri, che si bevono molto freddi e ai quali si può aggiungere un cubetto di ghiaccio. Si adattano perfettamente a situazioni meno formali: aperitivi, picnic, terrazze soleggiate e buffet... Sono vini rinfrescanti e dissetanti, particolarmente apprezzati nel periodo estivo. Il rosa, colore spesso associato alla femminilità, è inoltre ben sfruttato dal marketing, che ne approfitta per creare bottiglie sempre più originali, come quella del ROZY, il rosato Dom Brial in bikini!
Una bottiglia sexy che ogni anno indossa un nuovo bikini per la nuova collezione primavera-estate! Ma non è solo una bella bottiglia, sotto il costume da bagno nasconde cuvée molto fruttate e dalle seducenti note floreali che rivelano il carattere vivace e delicato del rosé. In piscina il piacere è assicurato!
Rosa pallido, petalo di rosa, polpa di melone, rosa tenue, grigio, corallo, salmone, pesca, rosa scuro, granatina, rosso chiaro... Il colore dei vini rosati, la cui impressionante identità cromatica varia dal trasparente al rosso chiaro, è un'importante caratteristica organolettica che entra in gioco durante la degustazione del vino. Questo cambia da una denominazione all'altra, a seconda dei valori antociani contenuti nel vino. Un colore che si fa sempre più scuro procedendo verso il sud, a causa di una maggiore maturazione delle uve incoraggiata dal sole.
Anche il progresso tecnico ha contribuito al miglioramento del vino rosato. In Provenza nasce un nuovo stile di rosato, il rosato secco chiaro e aromatico che conosciamo oggi grazie al controllo della temperatura di fermentazione. Una tecnica che rivela gli aromi dei fiori bianchi e degli agrumi dei vitigni. Un'evoluzione che è progredita anche con le nostre abitudini alimentari e il nostro modo di cucinare: cucina internazionale, antipasti variegati, grigliate... Un'esplosione di sapori che si sposa bene con il rosé!
Vini rosati gastronomici o invernali
Complessi, permettono molti abbinamenti enogastronomici. Sono vini strutturati ed eleganti, rotondi e generosi, arricchiti da sottili sfumature che vi conquisteranno. Devono essere bevuti giovani per così sedurre con la loro freschezza e i loro sapori. Sono vini corposi e speziati, si abbinano molto bene con un antipasto freddo come il ceviche, con la cucina giapponese o cinese o con qualsiasi altro piatto esotico.
Vini rosati cocktail
Una sorprendente novità! Si tratta della combinazione di un vino rosato con un'altra bevanda al fine di renderlo più vivace, come il succo di pompelmo, da cui deriva il cosiddetto Rosé pamplemousse. Altri cocktail imperdibili: Framboise, Jacqueline (una miscela di rosé, limonata e sciroppo di melograno) e P'tit Denis (una miscela di rosé e sciroppo di pompelmo).
Chi dice "rosato", dice "piacere al quadrato"!
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