Il Merlot, vitigno a bacca nera della riva destra del Bordeaux, è stato a lungo confinato nella sua regione prima di imporsi in tutto il mondo grazie alla sua robustezza, alla sua capacità di adattamento e soprattutto alle sue qualità aromatiche. Questa recente adozione le ha fatto guadagnare il secondo posto nella classifica dei vitigni a bacca rossa più piantati al mondo. In una parola, il Merlot è rotondità!
Il Merlot è uno dei nomi francesi più famosi e conosciuti all’estero. Probabilmente originario della regione Bordeaux oggi è il primo vitigno rosso al mondo per estensione : molto diffuso in Linguadoca Rossiglione, è coltivato in varie parti del mondo, tra cui Italia, Svizzera, California, Sud Africa. Dà origine a un vino amabile, robusto, ricco in alcol e dal colore marcato, strutturato ma con tannini delicati, dagli aromi di frutti rossi, fragole, ciliegie, more. Le sue caratteristiche lo rendono adatto all’assemblaggio con il Cabernet Sauvignon, al quale il Merlot conferisce una certa morbidezza permettendo al vino di essere bevuto giovane. Ma i Grand Cru e i nomi famosi come Saint Emilion, Pomerol, il mitico Petrus devono attendere uno o due decenni in cantina per raggiungere il massimo del loro potenziale. Piccola curiosità per gli amanti dell’onomastica: il nome Merlot verrebbe dai merli, che secondo la tradizione apprezzerebbero particolarmente il gusto dell’uva Merlot!
Bordeaux (Gironda) Sud-ovest, Languedoc, Vaucluse, Var, Bouches-du-Rhône, Ardèche
Stati Uniti, Australia, Italia, Spagna, Cile, Argentina, Sudafrica, Nuova Zelanda, Ungheria, Ucraina, Slovenia, Romania, Bulgaria, Moldavia, Svizzera
Bordeaux : Pomerol, Saint Émilion. Sud- Ovest : Côtes de Bergerac, Duras, Buzet. Languedoc : Pays-d’Oc IGP
Bordeaux clairet, Bergerac
Profondo, scuro, di colore granato denso. Rotondo, morbido, fruttato. Ricco di aromi di frutta rossa e nera. Note di prugna secca, cuoio e sottobosco quando maturo, a volte tartufo.
I vini rosé sono il risultato di assemblaggi e originano vini diversi.
Colore da chiaro a profondo a seconda della macerazione sulle bucce.
Caratteristiche comuni fra i vari stili sono gli frutti rossi e sottobosco, la media acidità e un lato rotondo e carnoso.
Complessi tanto quanto basta per accompagnare i pasti.
Vino giovane centrato sul frutto: salumi pregiati (terrine, pâté, prosciutto cotto alle erbe), carni bianche arrosto (pollo alla basca, vitello saltato in padella). Pasta bolognese, verdure ripiene, ratatouille.
Vino da invecchiamento: carni rosse alla griglia (costata di manzo, bistecca di manzo), petto d'anatra, cremagliera d'agnello, coniglio con prugne secche. Grande selvaggina in salsa, selvaggina da penna (faraona, cappone con prugne secche). Funghi: salsa di spugnole, funghi fritti in padella.
Salumi secchi (mangalitza, coppa, prosciutto nero di Bigorre, carne di manzo secca), carne grigionese, petto d'anatra secca, salsiccia corsa...)
Piatti di verdure: (tian, moussaka, melanzane ripiene alla languedociana).
Torte salate: Pizza, torta salata al tonno...
Barbecue: merguez e pesce alla griglia
Un tempo considerato come un vitigno di seconda categoria, oggi trionfa negli assemblaggi delle più grandi tenute bordolesi e negli Château di Bordeaux come quello di Saint-Émilion.
È in particolare il vitigno quasi predominante della regione del Pomerol da cui proviene il famosissimo Château Pétrus regione in cui è quasi autosufficiente (95%). È molto presente anche nel Sud-Ovest (Bergerac, Cahors, Pinguente), e nella Languedoc, territorio che sta ridefinendo la sua viticoltura, dove viene utilizzato nella composizione del “vino di tavolla” (Vin de France). Si trata di un vitigno che si impone particolarmente e ha la precedenza sul cosidetto terroir.
Viene spesso utilizzato in blend con il Cabernet Sauvignon per ammorbidire i potenti tannini delle prime annate.
Nel mondo, trionfa come monovitigno.
Gli appasionati di vino lo apprezzano per la sua rotondità e la sua dolcezza che ricorda i frutti rossi e neri.
E' rinomato tanto per i suoi vini varietali da bere giovani e fruttati quanto per i suoi vini da invecchiamento ampi, complessi, profondi e di grande finezza. Con l'invecchiamento può aprirsi a note caratteristiche di prugna secca, sottobosco, cuoio o ancora di tartufo.
Si chiama anche Médoc Noir o “Merlau”.
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