Lo Champagne è conosciuto in tutto il mondo per la qualità dei suoi vigneti e delle sue cantine. Si tratta di un vero e proprio patrimonio gastronomico e culturale che si estende su oltre 30.000 ettari. La regione vinicola, situata nel nord-est della Francia, è presente principalmente nella Champagne-Ardenne ma anche nei dipartimenti dell'Aisne e della Seine-et-Marne. I vigneti del territorio dello Champagne, che godono di una reputazione internazionale, producono il 90% di spumanti, ma anche il 5% di vini rossi e il 5% di vini rosati.
La denominazione dello Champagne è composta da 324 cru: 17 hanno il titolo di champagne grand cru e 43 hanno il titolo di champagne premier cru. Lo Champagne è un vino AOC e proviene da una zona geografica specifica intorno a Reims, Epernay e Troyes. I 3 principali vitigni utilizzati nell'elaborazione dello champagne sono il Pinot Nero, lo Chardonnay e il Pinot Meunier. Il vigneto beneficia di una doppia influenza climatica: l'influenza continentale provoca forti e talvolta distruttivi geli invernali ma anche una generosa quantità di sole in estate. L'influenza oceanica porta acqua in quantità regolare.
La vite è coltivata nella regione dello Champagne sin dal periodo gallo-romano poiché il vigneto venne conservato nelle abbazie durante il Medioevo. Il nome "vin de champagne" è stato acquisito durante il regno di Enrico IV ma questo nome non si è imposto facilmente nella regione, in quanto designa essenzialmente i terreni non fertili, destinati al pascolo delle pecore. Le colline, le case e le cantine dello Champagne sono state classificate dall'UNESECO come Patrimonio dell'Umanità dal 4 luglio 2015.
Numerosi circuiti turistici si propongono di viaggiare attraverso questa splendida regione con i suoi splendidi paesaggi.
Più di 500 servizi forniti da professionisti dello Champagne sono impegnati in un approccio enoturistico e sono stati contrassegnati con il marchio nazionale "Vignoble et Découvertes" (in italiano, Vigneti e Scoperte) attribuito dal Ministero del Turismo e dell'Agricoltura. Il vigneto di Champagne raggruppa 17 terroir di champagne e si estende su 4 regioni viticole: la montagna di Reims, la valle della Marna, la Côtes des blancs e la Côte des Bars. Ognuno di essi è visitabile e la Côte de Blancs è particolarmente nota per le sue cantine di gesso.
Tra più grandi nomi di champagne ce ne sono alcuni che non possono non venire subito in mente: Ruinart, Deutz, Taittinger, Moët & Chandon, Dom Pérignon... Quest'ultimo è anche il nome di un monaco che ha dato origine a questa bevanda.
Infatti fu grazie al talento di Dom Pérignon (1638-1715), un monaco dell'abbazia benedettina di Hautvilliers, che nacque lo champagne. In particolare questi seppe mescolare diverse annate e controllarne la presa di spuma durante la seconda fermentazione.
Sinonimo di festeggiamenti e celebrazioni, questa bevanda si apre per le grandi occasioni e senza dubbio deve ciò alla città di Reims: questa città nel cuore dello Champagne infatti ha ospitato l'incoronazione dei re di Francia fino al 1825 e si ipotizza che l'associazione del vino champagne con i festeggiamenti provenga proprio da lì.
Immergiamoci adesso nel mondo frizzante di questo prestigioso vino. La vendemmia si svolge tra metà settembre e inizio ottobre e viene eseguita esclusivamente a mano per eliminare i grappoli marci. Per evitare ogni rischio di ossidazione, l'uva viene immediatamente pigiata e ciascun viticoltore procede successivamente alla miscela, previa selezione dei succhi raccolti. Generalmente viene aggiunto vino di riserva di 2 o 3 anni per migliorare la qualità del blend se si tratta di una brutta annata e la vendemmia è stata scarsa. Solo gli champagne millesimati vengono prodotti con lo stesso raccolto, in caso di annate eccezionali.
Qual è il segreto delle bolle? Una volta che gli assemblaggi sono stati realizzati, lo champagne viene immediatamente imbottigliato e lasciato fermentare. È grazie a questo imbottigliamento immediato che si ottengono le famose bollicine, perché l'anidride carbonica vi rimane rinchiusa e non può uscire dalle bottiglie; cosa che non accadrebbe se la bevanda fosse in botte!
Rimangono tre ultime fasi: l'importante fase di maturazione, che dura almeno 15 mesi, poi l'eliminazione dei depositi formatisi nelle bottiglie dai lieviti. Infine la fase più deliziosa, la degustazione delle bollicine!
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