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Clairette de Die

Clairette de Die

Una versione frizzante del Moscato.
Il vigneto Clairette de Die, situato nella Valle del Rodano meridionale, più precisamente nella Valle della Drôme, si esprime in quattro denominazioni, tra cui vini fermi in bianco, rosso e rosato, oltre a due AOC di spumanti. Il Clairette de Die AOC, spumante fresco, dolce, fruttato e a bassa gradazione alcolica, rappresenta da solo il 90% della produzione del vigneto. I vitigni utilizzati per la produzione di questo spumante sono il Clairette e il Moscato Bianco. Il Clairette de Die, a 700 metri di altitudine, è uno dei vigneti più alti di tutta la Francia!
Lo spumante, la produzione vinicola più rinomata, si distingue dalle altre perché è l'unica ad utilizzare il vitigno Moscato. Assaggiatelo quando è ancora giovane, come aperitivo o con il dessert e, perché no?!, anche nei cocktai! Per scoprirlo meglio, assaporate le annate delle tenute Domaine des Muttes, M.Chapoutier o l'UJVR (Union de Jeunes Viticulteurs).

DEGUSTIAMO? ACCORDI ENOGASTRONOMICI: Leggi tutto...

Carte du Rhône

I BESTSELLER clairette de die AOC

CANTINE IMPRESCINDIBILI

TUTTI I NOSTRI VINI CLAIRETTE DE DIE

DEGUSTIAMO?
Nel bicchiere

Vini bianchi spumanti Clairette de Die

VINI BIANCHI SPUMANTI

Un vino spumante, morbido e fruttato.

Alla vista: Colore oro pallido con riflessi verde chiaro. Le finissime bolle formano una delicatissima schiuma in superficie.

Al naso: Il vitigno Moscato si esprime con il suo fresco profumo d'uva. La ricchezza aromatica è composta da note floreali che ricordano la rosa, il caprifoglio o la rosa canina, gli agrumi, il limone e il miele. Ci sono anche aromi di frutta bianca a nocciolo come la pesca o l'albicocca, così come di frutta tropicale come il mango, il frutto della passione o il litchi.

IMPORTANTE: Il Clairette de Die non è un vino da invecchiamento. Dopo due anni, gli aromi di frutta fresca si trasformano in note di frutta secca, poco gradevoli per una denominazione di tale livello.

Al palato: Troviamo uva dolce e fresca, espressione fedele del vitigno Moscato, a volte combinata con aromi di frutta tropicale. La leggerezza e la dolcezza sono il risultato di una parte di zucchero non fermentato nel vino. Il vitigno Clairette apporta finezza, acidità, oltre a un leggero retrogusto di mineralità, che a volte evoca il tè.

ACCORDI ENOGASTRONOMICI
Il Clairette de Die a tavola

Vini bianchi spumanti Clairette de Die

VINI BIANCHI SPUMANTI

Clairette de Die fa meraviglie sui dolci a base di frutta. Il vitigno Clairette ricorda la croccantezza della frutta, quindi si può aggiungere a una torta al limone, a una torta di mele, fragole o pere, a una torta alla cagliata di limone, a un sorbetto o a una macedonia di frutta fresca.

Si abbina alla perfezione anche con un'insalata di capesante al mango!

PER SAPERNE DI PIÙ
Particolarità del Clairette de Die

La leggenda del Clairette de Die

Duemila anni fa, Plinio il Vecchio, il grande autore romano, già nei suoi libri menzionava il Clairette de Die. Descriveva questo vino come un nettare molto apprezzato dai Voconzi, antenati di Diois. Raccontava inoltre che questo popolo gallico avrebbe lasciato delle anfore di vino nel fiume per un intero inverno, per poi recuperarle in primavera. La loro sorpresa fu poi quella di ritrovare un vino dolce, fine ed... effervescente!

Due metodi di produzione

Metodo classico:

Il metodo tradizionale o champenoise, prevede due fasi di fermentazione: la prima in tino e la seconda in bottiglia. In questo primo metodo viene utilizzato solo il vitigno Clairette.

Metodo antico:

L'antico metodo, o cosiddetto dioise, è il fiore all'occhiello della AOC Clairette de Die. Si tratta di un metodo originale, unico in Francia, in cui la sequenzialità delle fasi di fermentazione naturale determina l'effervescenza di questi spumanti. La fermentazione in tino è incompleta e finisce quindi in bottiglia. Quest'ultima fermentazione si arresta naturalmente quando il grado alcolico raggiunge tra i 7 e i 9 gradi. Si tratta del metodo ideale per esaltare il vitigno Moscato che, nei blend, deve costituire almeno il 75%.

Nel 1910 lo Stato riconobbe per la prima volta le specificità della denominazione Clairette de Die. Nel 1942 Clairette de Die venne ufficialmente riconosciuta dall'INAO e ottenne l'AOC. Nel 1971, per la gioia degli amanti del vino, il metodo antico o dioise, così unico nel suo genere, venne anch'esso riconosciuto.



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