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Un cru della Cotes du Rhone ai piedi delle montagne Dentelles de Montmirail.
È il paese di Gigondas che dà il nome a questa denominazione della Cotes du Rhone meridionale. Anche se nel vigneto si coltiva Gigondas fin dall'antichità, per molto tempo sono stati gli uliveti a caratterizzare il paesaggio di queste terre. A seguito di inverni particolarmente rigidi, nella prima metà del XX secolo, la vite ha saputo recuperare i suoi diritti sull'olivo e ha conquistato gradualmente tutte le pendici del territorio. L'eccezionale blend dei principali vitigni Grenache Noir, Syrah, Mourvèdre e Cinsault si traduce in un vino potente, ben strutturato, elegante, fresco e molto fine. I Vignerons du Mont Ventoux, la Cave de Gigondas, Rhonea, il Domaine du Gour de Chaulé e Xavier Vignon vi faranno scoprire questo nettare di Montmirail!
Vino da gourmet. Agli occhi: Il colore va dal rubino intenso al rosso granato scuro. La consistenza è ricca e concentrata. Le sfumature piastrellate si rivelano discrete con l'invecchiamento.
Al naso: Aromi di frutti rossi, neri e a nocciolo. Profumi di tostatura, cacao e spezie (pepe bianco) si fondono con quelli di liquirizia e di canditi. Nelle annate più vecchie, il vino è caratterizzato da aromi di sottobosco, tartufo e note animali.
Al palato: Quando ancora giovani, i Gigondas sono molto robusti con tannini forti; la loro struttura potente e complessa garantisce un'eccellente capacità d'invecchiamento. Acidità molto bassa e alta concentrazione alcolica che conferiscono ai vini un'ottima capacità d'invecchiamento.
Conservazione: i rossi Gigondas hanno un potenziale di 8-10 anni.
Inebrianti ed eleganti! Agli occhi: Colore intenso.
Al naso: Aromi di frutta rossa cotta e mandorle grigliate.
Al palato: Vini da gourmet, eleganti e robusti.
Conservazione: I rosé Gigondas possono essere conservati da 1 a 3 anni.
Sono vini robusti e ben strutturati, per questo si abbinano perfettamente con i piatti invernali. Ottimi su selvaggina come la lepre, il cinghiale o l'anatra; una meraviglia con la carne di manzo alla provenzale o alla borgognona. Grazie alla loro bassa concentrazione di acidità, si abbinano particolarmente bene con piatti esotici e piccanti, come la carne o le verdure al curry o il chili con carne.
Da abbinare alle salsicce alla griglia, insalate estive e torte salate con verdure.
Un po' di storia: Il villaggio di Gigondas non ha sempre avuto questo nome. Infatti Gigondas è uno dei sei comuni che un tempo costituivano il principato di Orange. Ai tempi di Giulio Cesare, il villaggio si chiamava "Jucunditas", che in latino significa "gioia". Si dice che questo bel nome provenga da un veterano romano che si diceva avesse un temperamento molto gioviale.
Clima: Gigondas gode di un clima variegato. Si tratta di un clima meridionale con influenza provenzale, le estati sono molto calde e secche. Il famoso vento maestrale, combinato con l'esposizione a ovest e a nord-ovest del vigneto, porta comunque la giusta ventilazione per temperare l'imponente calore.
Terroir: Gigondas vanta un suolo particolarmente ricco e complesso a causa della geologia delle Dentelles de Montmirail e della faglia di Nîmes. Zafferano, scisto e calcare contribuiscono alla complessità del vino. Il terreno è anche particolarmente ricco di argilla: caratteristica dei terroir dei grands crus.