La Valle del Rodano è divisa in 2 regioni vinicole, comunemente conosciute come la Valle del Rodano settentrionale e la Valle del Rodano meridionale.
Seguendo i versanti settentrionali che si estendono da Vienne a Valence su pendii granitici, i vitigni principali sono il Syrah per i vini rossi e il Viognier o Roussanne e Marsanne per i vini bianchi. La regione vinicola della Valle del Rodano vanta anche 6 denominazioni di vini IGP e 11 AOC, tra cui AOC Côte-Rôtie, AOC Condrieu, AOC Saint-Joseph e AOC Crozes-Hermitage.
Per quanto riguarda i versanti meridionali situati tra Montélimar e Avignone, le viti si estendono su terreni piuttosto calcarei con una molteplicità di vitigni: Grenache, considerato il vitigno principale per i vini rossi, la Clairette e la Bourboulenc per i vini bianchi. Il clima mediterraneo con il suo caratteristico vento maestrale percorre la valle del Rodano fino al mare.
La diversità delle influenze, sia geologiche che climatiche, non può che favorire la produzione di vini estremamente variegati. La nascita e lo sviluppo della viticoltura deve molto anche alla storia, con l'insediamento del papato ad Avignone alla fine del Medioevo.
Alcuni fiumi si sono separati, altri più raramente si sono uniti, ma pochi hanno fatto la stessa cosa del Rodano. La natura sembra aver sempre indicato all'uomo questo vasto corridoio estremamente favorevole alle relazioni: la vite vi si infiltra a suo piacimento sulle tracce dei mercanti greci e dei legionari romani. È stato un caso che i Romani si siano fermati in queste terre, attratti dalla bellezza delle rive del Rodano? Sta di fatto che grazie al fantastico lavoro delle legioni, la vite ha fatto la sua comparsa sulle colline settentrionali. Il successo ottenuto dagli Allobrogi ha poi determinato lo sviluppo di un grande lavoro, il cui dinamismo è oggi attestato dagli scavi archeologici.
Tutti i vigneti francesi devono molto al clero medievale ma solo quelli della Valle del Rodano possono vantarsi di portare il marchio diretto del papato!
Già nel XIV secolo i vini della Côtes-du-Rhône (l'antico nome della regione vinicola) acquisirono fama internazionale. Gli ordini religiosi certosini e cistercensi hanno avuto un grande ruolo nello sviluppo dei vigneti settentrionali, in particolare quelli orientati verso a sud, con l'impulso dell'insediamento della corte pontificia nel Comtat del 1305. In quanto grandi consumatori di vino, i nobili ecclesiastici e il loro seguito non si accontentavano di importare semplicemente vini della Borgogna. Hanno piantato la vite, in particolare a Châteauneuf-du-Pape, dove i papi possedevano una fortezza e una vasta tenuta.
Un vigneto che ha continuato a crescere anche dopo il ritorno del papato a Roma, sia per estensione che per reputazione. Dato che il commercio con l'Inghilterra non era così favorevole come quello della regione di Bordeaux, le condizioni commerciali della Valle del Rodano furono ostacolate in molti modi: l'aumento della produzione infatti fu per lungo tempo frenata dalle tasse che venivano imposte al commercio del vino. Tuttavia, il XVII secolo ha fortunatamente posto un freno a queste tasse e la comparsa di importanti vie di comunicazione, come il Canal du Midi, non ha fatto altro che incoraggiare il commercio.
I vini rossi del Rodano presentano una grande e intensa varietà di colori, dal rubino al viola molto scuro tendente al nero in gioventù. I migliori sono intensi, lunghi in bocca e dotati di un'armonia paragonabile a quella dei grandi vini di Bordeaux.
I cru più famosi sono Côte-Rôtie, Crozes-Hermitage e Châteauneuf-du-Pape per i vini rossi e Condrieu e Clairette de Die per i vini bianchi.
A sud di Cornas, Saint Péray è da tempo rinomato per il suo spumante corposo e dorato, mentre a est, sul fiume Drôme, Clairette de Die produce un vino leggero e aromatico.
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